Dopo aver riassaporato finalmente il sapore di Challenge League, abbiamo intervistato il nostro numero 10 Sergio Cortelezzi. L'attaccante 28enne nato in Uruguay, è stato uno dei principali attori della storica cavalcata alla promozione della scorsa stagione. Qui di seguito trovate una piccola intervista:
Ciao Sergio, ormai da qualche mese il Bellinzona è ritornato a disputare il campionato di Challenge League, come valuti l'anno appena concluso? Quale partita del 2022 ti è rimasta particolarmente impressa?
La prima parte del campionato non è stata facile, tanti alti e bassi, sia a livello di squadra ma anche a titolo personale (riferito al mio infortunio dopo essere partito bene), siamo consapevoli che in questo girone di ritorno dovremo tirare fuori il nostro meglio sia come individui sia come collettivo.
La partita che mi è rimasta impressa nella testa, è stata la prima giornata di campionato (contro il Losanna, 16 luglio 2022), perché siamo partiti subito forte con una vittoria (per certi versi inaspettata), e questo secondo me deve essere un punto di riferimento per la seconda parte di stagione, anche se non è facile, cercare sin dalle prossime gare di fare punti per prendere fiducia e morale.
Com'è nata la tua passione per questo sport?
La passione per questo sport parte praticamente da quando sono nato, grazie a mio papà, che è sempre stato legato al calcio (prima come giocatore, dopo come giornalista), devo soltanto ringraziarlo per il suo amore e i valori che mi ha insegnato, come il sacrificio e la professionalità.
Purtroppo oggi non è più con me fisicamente, anche se il suo ricordo lo porterò sempre dentro.
Chi era il tuo idolo da bambino?
Da bambino mi piacevano tanti giocatori, tra di loro specialmente Ronaldo e Ibrahimovic.
Come è stato il primo impatto col calcio europeo? È stata dura ambientarsi nei primi anni in Italia e poi in Svizzera?
Il primo impatto non è stato facile, sia a livello calcistico che extracalcistico, ho lasciato i miei genitori e il mio paese quando avevo appena 18 anni, e per ambientarmi ho dovuto imparare molte cose velocemente.
Come mai quest'anno indossi la maglia numero 10? (Nella scorsa stagione Sergio indossava la maglia numero 29)
Il mio numero è sempre stato il 9, qui a Bellinzona questo numero non è possibile indossarlo per rispetto ad un gran attaccante come Marzio Morocutti (quest'anno saranno 20 anni dalla sua scomparsa), allora per un mio famigliare che mi segue assiduamente, ho deciso di prendere il suo numero preferito (10), per questa stagione ci sono riuscito.
Finalmente dopo il tuo infortunio sei riuscito a ritrovare minuti di gioco e anche il goal, come valuti il tuo rendimento fino adesso? Sei contento di questo primo scorcio di stagione?
A livello personale il 2022 non è stato un anno facile (a causa di due infortuni), ma lavoro ed ho sempre lavorato tanto a livello mentale per essere forte e per poter uscire da queste situazioni inaspettate come calciatore.
Nel calcio di oggi sappiamo che tutti gli aspetti (tecnico, tattico, fisico) sono importanti, per me l'aspetto più importante è però quello mentale proprio perché mi permette di attraversare e risolvere le difficoltà che incontro nella mia carriera (sia a livello di infortuni ma anche a livello di gioco durante le partite, visto che spesso bisogna reagire velocemente per il bene della squadra).
Su Instagram ti vediamo spesso condividere notizie di basket... Quali altri hobby hai?
Da piccolo era uno sport che praticavo molto, mi è sempre piaciuto e l'ho sempre seguito.
Guardare le partite di NBA è decisamente uno dei miei hobby, però mi piace anche giocarlo alla Play-Station.
Come hai passato questa pausa invernale? Sei riuscito a staccare un po'?
Ne ho approfittato per passare un po' di tempo con la famiglia e con i miei amici (che non vedevo ormai da un anno), e soprattutto il mare, sempre però con il giusto equilibrio, durante la pausa ho investito tanto tempo anche con degli allenamenti individuali che avevamo già programmato per ritornare in condizioni ottimali.
Vuoi fare un saluto ai nostri tifosi?
Voglio salutare tutti i tifosi granata, ed invitarli a darci quel sostegno che ci hanno sempre dato e del quale abbiamo tanto bisogno. Spero di far vivere loro sogni tranquilli anche se non sarà facile, ognuno di noi darà il 100% per questi colori e per cercare di arrivare il più in alto possibile. Questa piazza merita tanta gioia, sono qui ormai da diversi anni e porto dentro di me un grande amore per l'ACB.
Ci vediamo domenica al Comunale!